Il territorio di riferimento del Distretto Idrografico dell’Appennino Settentrionale comprende i bacini liguri, il bacino del Magra, il bacino dell’Arno, quello del Serchio e tutti i bacini toscani dal Carrione all’Albegna, con esclusione del bacino del Fiora. Il territorio del Distretto attuale interessa 3 regioni la Toscana la Liguria e marginalmente l’Umbria.
l’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po è subentrata alla già autorità di bacino del fiume Po alla quale sono stati annessi i Bacini interregionali del Reno, del Fissero-Tartaro-CanalBianco, del Conca-Marecchia e i bacini regionali Romagnoli.
Il bacino idrografico del Po interessa il territorio di Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Emilia-Romagna, Toscana, Lombardia, Provincia Autonoma di Trento, Marche, Veneto e si estende anche a porzioni di territorio francese e svizzero.
L’Autorità di Distretto delle Alpi Orientali opera sui bacini idrografici nelle regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto, nelle Province Autonome di Trento e di Bolzano, nonché su alcuni bacini transfrontalieri al confine con Svizzera, Austria e Slovenia. L’ambito territoriale copre circa 40.000 kmq, in cui vivono indicativamente 7 milioni di abitanti.
L'Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Centrale esercita i propri compiti istituzionali nell’ambito territoriale del distretto
idrografico dell’Appennino centrale che comprende, per una superficie complessiva di oltre 42.000 Kmq, 49 bacini idrografici limitrofi, incluse le rispettive acque sotterranee e costiere, ubicati
all’interno delle regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Molise, Toscana e Umbria.
Il Distretto Idrografico dell'Appennino Meridionale, comprendente i bacini idrografici nazionali Liri-Garigliano e Volturno, i bacini interregionali Sele, Sinni e Noce, Bradano, Saccione, Fortore e Biferno, Ofanto, Lao, Trigno ed i bacini regionali della Campania, della Puglia, della Basilicata, della Calabria, del Molise.
L’Autorità di Bacino Regionale della Sardegna è stata istituita con la Legge regionale n.19 del 6 Dicembre 2006, al fine di perseguire l’unitario governo dei
bacini idrografici e indirizzare, coordinare e controllare le attività conoscitive, di pianificazione, di programmazione e di attuazione che hanno come finalità:
a) la conservazione e la difesa del suolo da tutti i fattori negativi di natura fisica e antropica
b) il mantenimento e la restituzione ai corpi idrici delle caratteristiche qualitative richieste per gli usi programmati
c) la tutela delle risorse idriche e la loro razionale utilizzazione
d) la tutela degli ecosistemi, con particolare riferimento alle zone d’interesse naturale, forestale e paesaggistico e alla promozione di parchi fluviali, ai fini della valorizzazione e del
riequilibrio ambientale.
L'Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia è stata istituita con l'art. 3 della legge regionale 8 maggio 2018 n. 8 , presso la Presidenza della Regione, quale dipartimento della Presidenza della Regione.
L'Autorità di bacino ha il compito di assicurare la difesa del suolo e la mitigazione del rischio idrogeologico, il risanamento delle acque, la manutenzione dei corpi idrici, la fruizione e la gestione del patrimonio idrico e la tutela degli aspetti ambientali nell'ambito dell'ecosistema unitario del bacino del distretto idrografico della Sicilia.
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